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Ludo Naturae

Kids park concept

l Progetto fa riferimento al lancio di un concept innovativo di parco di intrattenimento\educational.
L’associazione Manital Incipit, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha indetto un concorso chiuso per ricercare valide idee progettuali da sovrapporre a spazi industriali da recuperare. L’idea è quella di progettare un luogo in cui il gioco dei bambini diventi esperienza viva, creatività, espressività e in cui si possa imparare giocando anche con i propri genitori, un servizio legato principalmente ad un target di consumatori principale come le famiglie e secondario come i senior e gli adulti in genere.

Vincoli e valori del progetto

Il progetto, dal respiro nazionale, doveva realizzarsi in un concept replicabile e modulare in toto e sviluppabile in un range di spazio dai 600 mq ai 1000 mq.

Il piano, in una logica innovativa e con la finalità di creare nuove esperienze legate al divertimento, alla sostenibilità e alla condivisione e all’apprendimento, vedeva una serie di punti chiave per le attività (non in ordine di importanza):
1. Baby parking: per la sosta assistita in alcune ore della settimana;
2. Laboratori per il gioco educativo: dovranno essere il cuore dell’esperienza e coprire la parte preponderante dello spazio;
3. Workshop per grandi e piccoli: attività di carattere più sedentario, ma comunque interattivi senza riproporre il modello scolastico;
4. Centro estivo per essere una valida soluzione per i periodi di chiusura delle scuole;
5. Progetti per le scuole per offrire esperienze utili anche per le scolaresche;
6. Eventi di presentazione (es. libri), iniziative, piccole rappresentazioni musicali ecc.
7. Ristorazione (tavola fredda) con attenzione ad una offerta salutista.

Il progetto

Il concept

Ho cominciato a progettare partendo dall’idea che avevo di spazio per bambini. E i concetti generali appresi dal master in Design for kids and toys si sono trasformati in essenza concreta, riversati in forme, spazi, colori e arredi. Ma soprattutto in qualcosa che poteva essere vissuto.

L’ambiente doveva essere insaturo, ovvero un luogo che lascia spazio all’interpretazione e all’immaginazione nelle forme e nella struttura, dove tutto è una possibilità. Questo non significa vuoto, ma ciò che c’è è neutro e non definito, che consente una personalizzazione attraverso l’interazione dei bambini con lo spazio e gli arredi. I bambini amano stare in questi spazi, non perchè le regole siano assenti, ma perchè possono crearsi le loro.
Ne consegue un luogo a misura di bambino dove tutto può essere usato da tutti: non uno spazio dove sia tutto in miniatura ma dove anche le cose “per i grandi” possono essere utilizzate dai più piccoli attraverso alcuni accorgimenti come rialzi mobili, cuscini, grafiche a parete intuitive, pareti ribassate.
Un posto che cambia: strutture semplici come pareti mobili permettono una continua riconfigurazione con pochi gesti. Le modifiche oltre ad essere semplici sono anche facilmente intuitive attraverso la pavimentazione che indica il movimento delle parate rendendo più agevole gli spostamenti, inoltre questo cambiamento di colore da carattere allo spazio.

Un altro pilastro del progetto è la Natura: qui la si potrà vivere e da essa imparare. I materiali la richiameranno, che vuol dire non solo usare materiali derivanti da essa, ma anche che nel loro processo produttivo e vita del prodotto l’abbiano rispettata. Infine da essa traiamo le forme. Dalle forme geometriche semplici, a quelle organiche alle reinterpretazioni delle strutture che si trovano in natura. Prendiamo ispirazione dalla sua capacità di esse flessibile.

I bambini e la natura, si sa, sono in perfetta armonia. Per questo ho voluto esaltare questo binomio negli spazi e nelle attività.
Per i progetti riguardanti i gli spazi ci sono esempi di vari approcci: la riproduzione di ambientazioni verosimili per attività estranee al contesto naturale (gioco libero); la riproduzione per forme astratte con attività inerenti (coltivazione, raccolto ecc); la riproduzione di ambienti correlati al cibo (come il mercato); il richiamo attraverso la grafica ma senza interazione.
L’organizzazione delle attività, quasi sempre temporanee nella fruizione degli spazi e nel rispetto dei tempi e dei partecipanti (di diverse età), prevedono una partecipazione diretta (esperimenti, laboratori creativi, ricreativi e didattici) e indiretta (presentazioni, esposizioni, eventi teatrali e musicali).

Logo e Brand Identity

Facendo riferimento ai valori che l’associazione voleva trasmettere, il logo rappresenta il concetto di un ambiente “kids and family friendly” dove i momenti di gioco (il trenino) sono condivisi (3 animaletti).
Il trenino è in se un gioco libero (possiamo farlo “viaggiare”)  ma strutturato allo stesso tempo (deve essere assemblato nel modo corretto per poter funzionare); questo riflette lo spazio ludico ed esperienziale e di apprendimento insieme.

Il naming Ludo Naturae è latino, “il gioco della natura”, con questo ho voluto richiamare un po’ i toni alti che il servizio vuole offrire, ed insieme il richiamo alla natura che si traduce in un altro valore fondamentale per l’associazione, la sostenibilità. Essa si rifletterà anche nei materiali e negli arredi proposti.
Il segno grafico dell’esagono, è stato ispirato dalle arnie, a sostegno del concetto di uno spazio modulare e replicabile, sempre tratto dal mondo naturale.
I colori, pastello e in armonia tra loro, evocano un ambiente vivace ma non dai toni gridati, che si accorda perfettamente con le tinte della natura (legno, pietra, piante).

Il payoff richiama i punti chiave del concept del kids’ park proposti dalla committenza: fare un’esperienza educativa divertente e da condividere.

Lo spazio

Prendere ispirazione dalle forme che la natura offre può essere un ottimo spunto per la configurazione dello spazio, per la disposizione o la forma degli arredi, per le texture delle superfici o per il concetto che possono ispirare.
Un nido d’ape potrebbe diventare una configurazione di pareti, la regolarità di una foresta di bamboo potrebbe ispirare la suddivisione di uno spazio, la pelle del serpente potrebbe definire la texture di alcuni arredi e le foglie potrebbero dare la forma ai tavoli e così via.

Lo spazio è stato suddiviso per aree funzionali: area accoglienza, servizi igienici, area relax, zona somministrazione (ristoro) con relativi servizi al personale, area gioco, playground e laboratori. Ognuna delle aree comunica con le altre, non ci sono spazi realmente chiusi, solo la parte dei laboratori, attraverso pareti mobili, può essere isolata temporaneamente per consentire la concentrazione sulle attività. La loro disposizione è stata pensata per rendere possibili percorsi logici e funzionali.

Per ogni area arredi, strutture e materiali sono stati scelti, o da me progettati (come le pareti per l’area gioco) per la loro funzionalità, flessibilità di utilizzo, multifunzionalità, facilità nel riporli, comfort e sostenibilità.

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